Baccalà alla livornese

Baccalà alla livornese

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<-- TORNA AI PIATTI PRONTI Baccalà alla livornese Il Baccalà alla Livornese MENO30 è reperibile nella GDO in confezioni da 400 grammi (2 porzioni ): subito pronto, gustoso e fatto ‘ad arte’. Da consumarsi previa cottura. Suggerimenti per la preparazione senza scongelare il prodotto. FORNO TRADIZIONALE: Preriscaldare il forno a 200 ° C. Senza scongelare, [...]

Baccalà alla livornese

Il Baccalà alla Livornese MENO30 è reperibile nella GDO in confezioni da 400 grammi (2 porzioni ): subito pronto, gustoso e fatto ‘ad arte’.

Da consumarsi previa cottura.
Suggerimenti per la preparazione senza scongelare il prodotto.

  • FORNO TRADIZIONALE: Preriscaldare il forno a 200 ° C. Senza scongelare, rimuovere la confezione dall’astuccio, togliere la plastica esterna (sacchetto), mettere la vaschetta nel forno e lasciar cuocere per 25-30 minuti.
  • MICROONDE: Senza scongelare, rimuovere la confezione dall’astuccio, togliere la plastica esterna (sacchetto), coprire il contenuto fasciando la vaschetta con una pellicola estensibile per alimenti o coprendo con un coperchio da microonde, impostare il microonde a 800W o 750W, e cuocere per circa 10-12 minuti.
  • PADELLA: Senza scongelare, rimuovere la confezione dall’astuccio, togliere la plastica esterna (sacchetto) e togliere la vaschetta. Porre il contenuto in una padella antiaderente. Aggiungere mezzo bicchiere di acqua, coprire con un coperchio e lasciar cuocere il prodotto a fuoco medio per circa 12-13 minuti (o comunque fino a che il baccalà non risulterà ben cotto). Di tanto in tanto rigirare il baccalà per farlo cuocere omogeneamente.

Baccalà alla Livornese

Meno30 si presenta sui banchi del freddo della GDO italiana con un piatto pronto surgelato che appartiene alla più radicata tradizione culinaria toscana: il 'Baccalà alla Livornese'.

Una scelta che è perfettamente allineata con le esigenze del nostro tempo: mangiare bene, e sano, ma con gusto, possibilmente rispettando quello che la tradizione in cucina rappresenta per molti di noi. Spesso è però poco il tempo a disposizione nel quotidiano per dedicarsi a questo aspetto. E' per questo motivo che Meno30, dopo approfondite fasi di studio e sviluppo, ha deciso di affiancare alla consueta offerta di prodotti ittici surgelati non elaborati una linea di piatti pronti a base di pesce, portando anche su questa nuova linea tutta l'esperienza, l'attenzione e gli standard qualitativi che da tempo rappresentano i tratti distintivi del marchio Meno30.

Dal freezer sulla tavola in pochi minuti: lo chef di Meno30, ispirandosi alle migliori ricette della nostra tradizione gastronomica, permette di gustare prelibati piatti surgelati, in sicurezza e dal sapore inalterato. Non vengono aggiunti né conservanti né additivi di alcun genere proprio per lasciare intatto il sapore della tradizione.
Nel Baccalà alla Livornese di Meno30 infatti ogni ingrediente utilizzato è stato selezionato con cura in base a criteri di eccellenza delle materie prime e poi ricettato secondo le regole del 'gourmet'. Realizzato utilizzando il vero 'baccalà' e cucinato in Portogallo, paese con profonda tradizione di cucina di pesce; secondo la regola, il Baccalà alla Livornese Meno30 viene dissalato e reidratato prima della cottura.

Meno30 ha sviluppato la ricetta in collaborazione con la foodblogger e fotografa Laura Adani.
Una ricetta fatta con un bel baccalà dorato, immerso in un sugo fatto con poco aglio e cipolla tritata finissima, cotta molto dolcemente, tanto da renderla quasi cremosa a cui è stato aggiunto del pomodoro di ottima qualità: il tutto profumato con prezzemolo fresco. Un piatto tanto semplice quanto sano, esaltante per sapore e per gusto che grazie a Meno30 giunge sulla nostra tavola, dalla filiera del freddo, intatto e garantito.

Il Baccalà alla Livornese di Meno30 è reperibile nei supermercati in confezioni da 400 gr.

DALLA TRADIZIONE CULINARIA LIVORNESE FINO AD OGGI GRAZIE A MENO30

La ricetta del Baccalà alla Livornese scelta da Meno30 si rifà alla tradizione più autorevole rappresentata dall'Artusi che ne parla nel 1891 ne “ La Scienza in Cucina' e che però lo chiama Baccalà alla Fiorentina.
Questo piatto era fra quelli del cosiddetto 'venerdì di magro' della Livorno colorita e popolare di fine '800: si trattava di baccalà (arrivato in città proprio nell’800) fritto e poi 'passato' in un denso quanto profumato sugo di pomodoro, elemento predominante della cucina livornese.